L’Aceto Balsamico di Modena è ottenuto da mosti d’uva parzialmente fermentati, cotti o concentrati. L’uva proviene esclusivamente dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. Al mosto vengono aggiunti aceto di vino e un’aliquota di aceto vecchio di almeno 10 anni.
L’elaborazione dell’Aceto Balsamico di Modena avviene con il classico metodo di acetificazione mediante l’impiego di colonie batteriche selezionate oppure lenta in superficie o lenta “a truciolo”. La fase successiva è quella dell’affinamento: sia quest’ultima che la prima, si svolgono all’interno di barili, botti o tini o di legno pregiato, quali rovere, castagno, quercia, gelso e ginepro.
Il periodo minimo di affinamento è di 60 giorni, conteggiati a partire dal momento in cui le materie prime, miscelate tra loro nella giusta proporzione, sono avviate all’elaborazione. Al termine dell’affinamento, il prodotto ottenuto viene sottoposto a un esame, analitico e organolettico, affidato a un gruppo di tecnici e assaggiatori esperti: è questo lo step da superare affinché il prodotto possa essere certificato come Aceto Balsamico di Modena.
Durante questo tour avrete l’opportunità unica di assaggiare diversi campioni di Aceto Balsamico Tradizionale in varie fasi di lavorazione, potendo cogliere l’evoluzione dei sapori e degli aromi che si susseguono nel corso degli anni.
Attraverserete le diverse stanze delle acetaie, immergendovi nella visione delle batterie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, un viaggio sensoriale che vi permetterà di apprezzare appieno l’impegno artigianale e la maestria dietro a questo straordinario prodotto.